Il dolore nocicettivo è il termine semantico proposto dalla comunità internazionale di ricerca sul dolore per descrivere una terza categoria di dolore meccanicamente distinta dal dolore nocicettivo, causato da infiammazione persistente e danno tissutale, e dal dolore neuropatico, causato da danno nervoso.
I meccanismi alla base di questo tipo di dolore non sono ancora del tutto noti, ma si presume che l'aumento dell'elaborazione del dolore e delle sensazioni nel SNC e l'alterazione della modulazione del dolore giochino un ruolo importante.
I sintomi possono includere: dolore multifocale più diffuso o più intenso, o entrambi, di quanto ci si aspetterebbe data l'entità del danno tissutale o nervoso identificabile, nonché altri sintomi legati al sistema nervoso centrale, come affaticamento, disturbi del sonno, della memoria e dell'umore.
Questo tipo di dolore può presentarsi in modo isolato, come spesso accade in condizioni come la fibromialgia o la cefalea di tipo tensivo, o come parte di una condizione di dolore misto in combinazione con un dolore nocicettivo o neuropatico persistente, come può accadere nella lombalgia cronica.
È importante riconoscere questo tipo di dolore perché risponde a terapie diverse rispetto al dolore nocicettivo, in quanto risponde meno bene a terapie periferiche come farmaci antinfiammatori e oppioidi, interventi chirurgici o iniezioni.
Principi generali per il trattamento del dolore nociplastico
- Fiducia nel rapporto medico-paziente
- Psicoeducazione (spiegazioni con termini come "sistema nervoso sovrastimolato", "sensibilizzato" o "eccitato", spiegazione delle strategie di trattamento) e sviluppo aspettative realistiche)
- Promozione dell'autogestione e dell'autoregolazione
- Promozione di buone abitudini di vita (attività fisica, alimentazione e gestione del peso, igiene del sonno)., riduzione dello stress)
- Approcci psicologici (terapia cognitivo-comportamentale, terapie basate sull'accettazione), Ipnoterapia o terapie psicodinamiche)
Trattamento psichiatrico-psicoterapeutico delle comorbilità psicologiche
Terapie fisiche, osteopatia (inserimento di Liem), chiropratica, agopuntura, massaggio o Naturopatia - I trattamenti farmacologici come seconda fase (ad es. zfarmaci entrali (modulatori del dolore), antidepressivi triciclici, inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina, gabapentinoidi e altri stabilizzatori di membrana)
I semplici analgesici e i farmaci antinfiammatori non steroidei hanno un effetto limitato.
Gli oppioidi devono essere evitati - Neuromodulazione
- Supporto interdisciplinare
Fitzcharles MA, Cohen SP, Clauw DJ, Littlejohn G, Usui C, Häuser W. Nociplastic pain: towards an understanding of prevalent pain conditions. Lancet. 2021 maggio 29;397(10289):2098-2110.